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Mostrando postagens com o rótulo Ricordi

La Mia Prima Insegnante

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La Mia Prima Insegnante   O mia prima maestra, dolce guida, Con occhi pieni di luce e sapienza, In te ritrovo la mia strada antica, Che svela il mondo e la sua coerenza. Nei tuoi gesti vibranti di gentilezza, Riflette il sole dell'infanzia mia, Che spande il calore della tua certezza, E nell'anima mia risplende ogni giorno. Con mano ferma e cuore compassionevole, Mi hai insegnato i segreti della vita, Tra i libri antichi e le stelle lontane, Ho imparato il valore della conoscenza. Oh, come l'aurora che bacia la terra, La tua presenza illumina il mio cammino, E nelle pagine dei tempi futuri, Il tuo nome sarà scritto con amore. Per te, mia guida, mia fonte di speranza, Danzo nei campi dell'intelletto, E ogni passo è un tributo alla tua cura, Che mi ha plasmato con amore e rispetto. Che la tua voce risuoni nell'eternità, Come un canto di luce e di saggezza, E ogni allievo che incrocerà la tua via, Scoprirà l'incanto della tua bellezza. Grazie, mia prima maestra, pe

Quando la Casa dei Nonni si Chiude

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  Quando la Casa dei Nonni si Chiude In un giorno d'addio, tristezza ci abbraccia, Quando la casa dei nonni chiude le porte, Né più risate, né tavole imbandite, Solo polvere e un cartello "vendesi". La nonna cuoca di dolci ricordi, L'odore di frittura, il buon arrosto, Il nonno che lasciava il camino fumante, Ora solo echi nel passato. La casa antica, testimone di vita, Di storie e amore, valore immensurabile, Ciò che insegnaste, cari nonni, Un tesoro che nel cuore non muore. Ora adulti, senza saper quando, Divenimmo grandi, senza nemmeno accorgerci, Ma voi ci vedete ancora piccoli, Nel vostro cuore, per sempre, bambini. Il caffè caldo, le dolci caramelle, Sono ricordi che il tempo non cancella, E noi restiamo qui, con lacrime e rimpianti, Perduti nel vuoto della vostra assenza. Non più canzoni, né pasta fatta in casa, Le patatine fritte, rubate di nascosto, Ma nel cuore rimane il vostro amore, Che nulla e nessuno mai potrà portar via. Guardo la casa, e l'abitudin

Cuore Infinito dei Nonni: Il Legame Tra Generazioni

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  Cuore Infinito: Il Legame Tra Generazioni I nonni, tesori di vita e saggezza, Nelle lor storie il tempo si ferma, Tra rughe e sorrisi, antica dolcezza, Ci guidan con amore, senza squilibri. Nei lor sguardi il mondo si fa calmo, In mano il segreto d’anni passati, Ci portan nel passato con un salto, I nonni, custodi di tesori incantati. Con leggende e storie da narrare, Sotto il caldo sole, o luna serena, Ci insegnan a sognare e ad amare, La lor presenza è dolce poesia piena. Nei giardini fioriti, mano nella mano, Ci portan a scoprire il lor mondo, Un mondo fatto di semplicità, piano, Dove l’affetto è il bene più profondo. Sotto il cielo stellato, seduti insieme, Ascoltiam le canzoni lor gioventù, Le risate, i pianti, i segreti in estreme, I nonni, custodi di verità con virtù. La cucina profuma di sapori antichi, Le ricette tramandate con passione, Ci insegnan il valore di ciò che è autentico, Nei piatti di cucina, nella nostra educazione. Nelle giornate piovose, ci proteggono, Con rac

Il Vecchio Emigrante

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  Il Vecchio Emigrante Nella piccola casa della colonia Caxias, Il vecchio emigrante siede, guardando fuori. Il tempo passa, implacabile, e lui lo sa, Che presto sarà giunto il momento dell'addio. Davanti agli occhi stanchi, la vita si srotola, Come un lungo film che va svanendo. L'allegria dei giorni passati, la tristezza del presente, E la nostalgia dell'aldeia natale che non cessa di bruciare. Tra le pareti scrostate, tra i mobili logori, Risplendono i ricordi di una giovinezza lontana. I volti dei familiari, le risate dei vecchi amici, Come fantasmi gentili che lo accompagnano ancora. Ma ora, nell'ultima fase della sua vita, Il vecchio emigrante sa di non poter tornare. La vecchia aldeia è lontana, oltre l'orizzonte, E lui resta qui, prigioniero della sua triste sorte. I giorni passano lenti, come il ticchettio di un orologio, E lui attende paziente il suo destino finale. Nella sua mente, i paesaggi familiari si mescolano, Con le voci degli amici che non potrà p

Pensieri di Addio

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Pensieri di Addio Nel borgo nativo, il cuore sospira, mentre il mare inghiotte la nostra vita. Il navio si allontana, lontano, lontano, e con esso scompare la nostra speranza. Sulle strade polverose, il pensiero vaga, tra i muri screpolati e le vecchie piazze. Il profumo dell'olio, il suono delle campane, restano nel cuore mentre l'addio ci stringe. I volti familiari, le risate e i pianti, si mescolano alle onde che portano via. Le voci degli anziani, le storie d'amore, si perdono nel vento, come foglie nell'aria. Ma nei nostri occhi, c'è un fuoco che arde, un'energia nuova che ci spinge avanti. Verso terre sconosciute, verso un futuro incerto, portiamo con noi la nostra identità, il nostro essere. E mentre guardiamo il mare che ci separa, sappiamo che l'alba porterà nuove speranze. Che anche lontano, il nostro legame rimane, con la nostra aldeia, con la nostra terra, per sempre. In lontani tramonti, il ricordo si affaccia, di giorni felici e notti di speran

Nostalgia nella Foresta

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  Nostalgia nella Foresta Nella colonia italica, tra fronde cupe, Battendo il cuore emigrante, la natura sospira. Isolati dal mondo, lontani da ogni luce, La nostalgia avvolge l'anima, ombra e respiro. Tra alberi maestosi e cieli sconfinati, Il pensiero vola a terre smarrite. Dove i volti amati e le voci care, Risplendono nel ricordo, come stelle rare. In mezzo alla foresta, lontani dal mare, Si odono i sussurri dei fiumi narrare. Di vite passate, di sogni infranti, Di cuori divisi, di lacrime nascoste. Ma nell'oscurità della notte, un raggio di luna, Accarezza dolcemente l'anima immersa. E il pensiero dell'emigrante, come falco libero, Vola verso il passato, verso l'alba che sfuma. Oltre montagne e valli, oceani e terre ignote, Si allunga il filo sottile che lega alla patria. Ai luoghi dell'infanzia, ai volti dei nonni, Ai sapori della cucina, ai suoni dei campanili. E mentre la vita continua, nella nuova terra, L'ombra del passato avvolge come un manto. E

Il Ricordo Vivido

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   Il Ricordo Vivido Sul letto di morte, la vecchia immigrante, Malata e stanca, con l'ultimo respiro. Come per incanto, la mente ritorna indietro, Alla giovinezza perduta, al tempo di oro. Nella sua mente, la vila natale risplende, Con i suoi vicoli stretti e le case antiche. I genitori amorevoli, i fratelli gioiosi, E il cuore batte forte per i ricordi preziosi. I profumi dell'infanzia, i suoni familiari, Riempiono l'aria, come dolci melodie. Le risate innocenti, le lacrime di gioia, Sono come gemme che brillano nella sua memoria. Ma il tempo passa veloce, e la vita cambia, La vecchia immigrante si allontana sempre di più. Dalla sua terra amata, dalla sua famiglia, E il dolore della separazione la consuma, inesorabile. Ora, sul letto di morte, con il fiato corto, La vecchia immigrante guarda lontano, oltre l'orizzonte. Nella sua mente, la vila natale si dissolve, Ma il suo amore per essa rimane saldo, indelebile. Gli occhi si chiudono lentamente, la vita svanisce, Ma

I Fratelli

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I Fratelli Sotto il manto stellato, due anime intrecciate, Fratelli di sangue, legame che il tempo ha forgiato. Nati sotto lo stesso cielo, in giorni d'infanzia, Tra risate e segreti, l'amicizia si annuncia. Nel giardino della vita, come fiori gemelli, Crescono insieme, complici, tra mille doni e travagli. Le avventure intrecciano i loro destini, Nel tappeto colorato dei giorni sottolineati. Sotto l'ombra degli anni, come alberi cresciuti, Le radici comuni affondano, profonde e salde. Fratelli di sangue, custodi di segreti antichi, Insieme affrontano il mondo, tempeste e miti. I giorni sereni e quelli tempestosi, Affrontati a braccia unite, sguardi coraggiosi. Nella danza della vita, passi sincronizzati, Due cuori battono, in ritmo connessi. L'uno riflesso dell'altro, come specchi magici, Segreti sussurrati nell'oscurità degli attici. Nel labirinto del destino, mano nella mano, Fratelli di sangue, in ogni passo, fanno un patto. Risate che echeggiano nell'ari

La Nonna

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La Nonna Nelle pieghe del tempo, dolce nonna, come un canto antico, la tua storia risuona. Con mani rugose, intrecci di esperienze, la tua vita danza, tra le reminiscenze. Sotto il cielo azzurro della tua giovinezza, tra campi d'ulivi e dolci carezze, hai tessuto sogni su fili d'argento, la tua anima radiante di amore fervento. Le tue parole come note d'una canzone, raccontano storie di un'età ormai andata. Nel tuo sguardo risplende la saggezza, la mia guida, la mia dolce certezza. La cucina risuona dei tuoi segreti, profumi di basilico e ricordi lieti. Tra pentole e ricette tramandate, la tua arte culinaria, un'arte amata. In inverni freddi e notti stellate, racconti di amore, di lotte superate. Hai attraversato mari di tempeste, ancora oggi la tua forza ci investe. Tra le tue mani, fili d'argento intrecciati, come un arazzo prezioso, i giorni passati. Le tue lacrime, gioie e malinconie, raccontano di viaggi e di lontane contrade. I tuoi occhi, specchi di un te

La Mia Casa

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  La Mia Casa Tra le pareti semplici, il mio rifugio eretto,  Una casa dove l'anima trova la sua direzione,  La mia casa, rifugio, dove il tempo è misurato,  In ogni angolo, memorie che sostengono. Sulla soglia, la porta che si apre al sorriso,  Accoglie la luce timida dell'alba,  Sulla soglia, la speranza è l'avviso,  Che la casa è più di mattoni da comporre. Nella sala, accoglienza di affetti cuciti,  In ogni imbottito, storie tessute,  Ogni mobile, un capitolo di amori conservati,  Nella tappezzeria della vita, trame scelte. La cucina, altare dove gli aromi danzano,  Segreti di ricette, eredità di mani sagge, Nell'alchimia dei sapori, la vita avanza,  Ogni pasto, un legame che si crea. In camera, lenzuola che custodiscono sogni,  Tra sospiri e notti stellate,  Il riposo, come una pausa in disegni,  Tracciati nei lenzuoli dell'alba. Il corridoio, testimone silenzioso,  Di passi che echeggiano come una canzone,  Sentieri percorsi, storia ansiosa,  Nella galleria de