Postagens

Mostrando postagens com o rótulo Povertà

Perché Abbiamo Dovuto Emigrare

Imagem
  Perché Abbiamo Dovuto Emigrare L’Italia, un passato in frammenti, Regni sparsi, lingue di mille colori, Uniti, ma persi nei tormenti, Nella miseria, il pianto è senza fiori. Nei campi, la speranza si perde, I raccolti falliscono, il pane manca, Il sudore sulla terra è come un verde, La povertà ci avvolge in una panca. Da Treviso partiamo con paura, Sognando un Brasile di sole e pace, Ma l’oceano porta la ferita dura, E il futuro, incerto, ancora tace. I figli, piccoli, nel petto il dolore, Lasciando la casa, la terra e la radice, Cercando nel Sud un nuovo sudore, Dove la vita, forse, si capisce. Le montagne ci salutano lontane, La nostalgia stringe il cuore, Ma seguiamo, erranti, senza pane, Attraversando mari, senza fiore. Nella Colonia, i primi passi, Con la zappa, il sogno si fa vero, A poco a poco, superiamo i contrasti, Ma il cuore continua, sincero. L’Italia in noi è memoria viva, Nel sangue scorre l’antica passione, Ma la nuova terra ci avvicina, Bisogna credere nella rede...

L'Emigrazione Veneta verso il Brasile

Imagem
L'Emigrazione Veneta verso il Brasile Dal Veneto partirono con pena, La fame e il freddo guidavano i passi, Speranza nuova tra la notte e lena, Lasciando sogni, preghiere e i loro sassi. La Serenissima era ormai finita, Un sogno antico che si scioglie in nebbia, Cesco Bepi portava giorni amari, E i Savoia affamavano la plebe. Nei campi larghi, terra da dividere, La vita dura, fatta di miseria, Mani callose a lavorare e a credere, Nella fatica, solo pena e seria. Con l’Austria tutto andava ormai svanendo, I campi secchi chiedevan sudore, Nelle città rimaneva un eco lento, Solo memorie di un passato in fiore. I preti parlavano di emigrare, Nelle messe un’invocazione forte, Per evitare un futuro di dolore, La via era partire o sfidare la sorte. Famiglie unite, in fila senza fine, Lasciarono case per un destino amaro, In America, un sogno a cui aspirare, Una nuova vita, una via per stare. In Brasile trovarono spazi immensi, Foreste cupe e fiumi senza fine, Nella distanza il cuore si pe...

Nei Campi del Caffè: L'Amaro Sogno

Imagem
  Nei Campi del Caffè: L'Amaro Sogno Nelle terre promesse dalla ricchezza, Dove il sole divora l'anima stanca, L'emigrante, in aspra durezza, Combatte in vano contro la sventura. Tra i caffetali il sudore scorre, Il lavoro è pesante e senza tregua, La speranza lentamente muore, E il contratto è come una catena. Le vecchie case a stento reggono, Rifugi di tristezza e solitudine, I sogni che un tempo li proteggevano, Oggi si affogano nella delusione. Il vasto campo, una prigione aperta, Dove il futuro si perde nell’aria, E la vita che pare così deserta, È solo un peso difficile da portare. Il pane che arriva è troppo caro, La fame incombe, implacabile e fredda, I giorni lunghi sono sempre amari, E la libertà una lontana speranza. La terra promessa, un crudele inganno, Che assorbe il sudore, ma non dà ritorno, Il sogno di un terreno fedele, Diventa ogni giorno più lontano. La nostalgia dell'Italia, dolore costante, Nei cuori che non trovano più voce, Il contratto stringe c...

Odisseia in Terra Straniera

Imagem
  Odisseia in Terra Straniera Nei giorni scuri in terre lontane, con cuori spezzati e occhi affranti, trovammo riparo in valli umane, in pianti sommessi e sguardi erranti. La nuova patria ci accolse stretta, con braccia di vento e sassi duri, e il sole calava in fretta, mentre i sogni si facevan muri. Le mani callose di vecchi e figli scavavano la terra con speranza, tra i filari di vite e di cigli, cercando di dare alla vita una danza. Sospiri notturni sotto cieli infiniti, raccontano storie di antichi dolori, di vite spezzate e amori traditi, tra le ombre dei nuovi lavoratori. Con l’eco lontana dei monti natii, nelle notti in cui il freddo ci avvolge, cercavamo nel cielo stelle di fiducia, in un mondo che ancora ci morde. Le voci di casa risuonavano fioche, come canti di sirene in un mare burrascoso, ma la fede nei cuori, la speranza ci tocca, e in silenzio affrontiamo l’ignoto pericoloso. I bimbi giocavano tra campi e siepi, senza sapere del passato dolore, i loro sorrisi, come ...

Partire per Sopravvivere

Imagem
  Partire per Sopravvivere Lasciamo dietro i campi e le colline, nell’alba pallida che annuncia il mare, coi cuori stretti, anime senza fine, sogniamo terre che possano nutrire. Le mani callose, frutti ormai scarsi, la fame spinge via lontano il cuore, gli occhi rivolti a quei cieli già tersi, un nuovo inizio, un destino, un amore. I sogni nostri, speranze sopite, in valigie di cartone racchiusi, un canto triste, memorie infinite, camminiamo, coi cuori un po' confusi. Il vento soffia sulle vele tese, lasciando indietro ogni certezza avuta, la nostalgia di case mai comprese, nell’addio, la speranza è rinnovata. Abbiamo lasciato il sole dorato, delle vigne, dei campi e dei granai, per cercare un futuro sognato, oltre i confini, nei giorni ormai. Le madri piangono lacrime amare, padri severi, ma occhi compassione, partiamo col cuore pronto a spezzare, cercando vita in altra nazione. Il mare grande, promessa e timore, ci abbraccia e culla, ci porta via, in ogni onda un sussurro d’amore...

Verso un Nuovo Orizzonte

Imagem
Vapor Adria Verso un Nuovo Orizzonte   Nel ventre della terra italica, Tra le brume di Pederobba, Francesco Piazzetta s'innalza, Con il cuore carico di speranza. Giuseppe e Caterina, suoi genitori, Nell'antica terra di Fener lo hanno accolto, E lui, Francesco, con ardore e desiderio, Sognava il mondo, lontano e misterioso. E con l'aiuto dei suoi figli cinque, Si prepararono per il viaggio ardito, Vendendo la casa, i suoi beni amati, Per la promessa del Nuovo Mondo ampio. Nella contrada Ghetto, Pederobba risuona, La famiglia abbraccia l'addio amaro, Passaporti in mano, il destino li chiama, Per un viaggio oltre il mare lontano. Alla stazione di Cornuda, nel freddo mattino, Francesco e i suoi figli s'incamminarono, Con valige e speranze, il cuore in tumulto, Per un destino ignoto, ma affrontato con coraggio. Il treno li portò attraverso terre dorate, Ferrara, Bologna, Modena, Parma, E ogni stazione era un addio, un commiato, Alla terra amata, al passato ormai lontano....