Odisseia in Terra Straniera


 

Odisseia in Terra Straniera


Nei giorni scuri in terre lontane,

con cuori spezzati e occhi affranti,

trovammo riparo in valli umane,

in pianti sommessi e sguardi erranti.


La nuova patria ci accolse stretta,

con braccia di vento e sassi duri,

e il sole calava in fretta,

mentre i sogni si facevan muri.


Le mani callose di vecchi e figli

scavavano la terra con speranza,

tra i filari di vite e di cigli,

cercando di dare alla vita una danza.


Sospiri notturni sotto cieli infiniti,

raccontano storie di antichi dolori,

di vite spezzate e amori traditi,

tra le ombre dei nuovi lavoratori.


Con l’eco lontana dei monti natii,

nelle notti in cui il freddo ci avvolge,

cercavamo nel cielo stelle di fiducia,

in un mondo che ancora ci morde.


Le voci di casa risuonavano fioche,

come canti di sirene in un mare burrascoso,

ma la fede nei cuori, la speranza ci tocca,

e in silenzio affrontiamo l’ignoto pericoloso.


I bimbi giocavano tra campi e siepi,

senza sapere del passato dolore,

i loro sorrisi, come luci di lampade,

ci scaldavano l'anima con il loro ardore.


Gli occhi degli anziani, pieni di saggezza,

parlavano di terre lontane e perdute,

con le rughe come mappe di tristezza,

disegnate da vite dure e irrisolte.


Tra le fronde degli alberi nascenti,

speranze nuove fiorivan tenaci,

come il vento che soffia tra i denti,

sulle guance segnate e i corpi caparbi.


Nel cuore della notte, al suono del grillo,

cantavamo di giorni più lieti e caldi,

con il coraggio che mai andò in frantumi,

sfidando il destino e i suoi assalti.


La fame mordeva, ma il pane era dolce,

con il sudore di mille braccia forti,

e la terra accoglieva il nostro sangue,

nutrendo promesse di giorni contorti.


La pioggia batteva sui tetti incerti,

lavando via lacrime e sogni infranti,

ma i cuori restavano saldi e aperti,

verso il futuro e i suoi nuovi canti.


Le feste nei campi, tra balli e risate,

erano rifugio dal freddo e dalla fame,

e nelle notti di stelle animate,

trovavamo il senso del nostro nome.


Il tempo passava, lento e severo,

ma ogni giorno era un passo deciso,

verso un domani meno austero,

in un cammino arduo, ma condiviso.


Infine la terra divenne più amica,

e i volti sorridenti di bimbi cresciuti,

erano la prova di una lotta antica,

di anime forti e mai perdute.