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Mostrando postagens com o rótulo resilienza

Viaggio di Ritorno

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  Viaggio di Ritorno Sotto cieli vasti e mare agitato, Emozioni navigavano in tumulto, Nei cuori di coloro che, confinati, Sognavano un nuovo inizio avvenuto. Nel viaggio verso l'orizzonte lontano, La speranza intrecciava i suoi fili di luce, Ma la tragedia si è fatta presente, Trasformando il viaggio in sfida e croce. Epidemia vorace, senza pietà, Spandeva paura, dolore, nostalgia, Mentre la nave, nel suo corso incerto, Portava con sé un destino incerto. Famiglie unite, ma dilaniate, Per perdite che l'anima ancora porta, Tra sospiri e lacrime versate, Resistevano alla tempesta che li disperdeva. Oh, quanto crudele il destino si è mostrato, Nel negare loro il suolo tanto desiderato, E vicino al sogno, lì rimasero, In un'attesa che sembrava durata. Ma nell'anima di coloro che sopravvissero, Brillava la fiamma della resilienza, Affrontarono insieme ciò che la vita offriva, Con fede, coraggio, e immensa pazienza. E alla fine, anche di fronte al dolore senza pari, Si sono r

Tra Le Nevi d'Italia e i Verdi del Brasile

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Tra Le Nevi d'Italia e i Verdi del Brasile   Nel gennaio del mille ottocento trentasei, Tra nevi di Cesiomaggiore, nasce Giacomo, Destinato a tracciare un viaggio, a intrecciare Il destino della famiglia, in nuovo arco. Con Maddalena, compagna nell’odissea, Donna di forza, radici profonde, Diedero vita a una prole vivace, Giuseppe, Maria Augusta, Beatrice, con corone. Nel mille ottocento settantacinque, La famiglia intraprese un viaggio ardito, Verso terre sconosciute, oltre l’orizzonte, Il Brasile, nuova vita, l’avvenire gradito. Dalla tranquilla Belluno al porto di Genova, Attraverso treno e Adria, oceano in tempesta, Sfidando avversità, con speranza in prova, L’Italia lasciata alle spalle, nuova festa. Sbarcati a Rio de Janeiro, inizio nuovo, All’Albergo degli Immigrati, breve soggiorno, Poi Rio Negro, destino incerto, flusso, Verso Colonia Dona Isabel, sogno ritorno. Navigando Laguna dos Patos, Montenegro, Con carri e muli, tratto finale percorso, Fino alla colonia, sogno diven

Tra Lacrime e Speranza: La Saga dell'Immigrata Italiana nella Colonia Nova Italia

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Tra Lacrime e Speranza: La Saga dell'Immigrata Italiana nella Colonia Nova Italia Nei versi che risuonano la voce della storia, Racconto il viaggio di una donna coraggiosa, Immigrata italiana in terre lontane, In cerca di un futuro, di una nuova casa gioiosa. Il dolore nel suo petto, l'abbandono provato, Sbarcando nella colonia di Nuova Italia, La visione desolante di un luogo insano, Dove la lotta per la sopravvivenza sarebbe stata una battaglia. Gli occhi stanchi vedevano miseria, Mancavano cibo, riparo, caldi, Case fragili, un rifugio sventurato, Dove la speranza sembrava perdersi nel calore. Insetti invasori, portatori di malattie, Causavano ferite scomode sul corpo, La pelle segnata, l'anima desolata, La donna immigrata affrontava una sfida mortale. Ma in mezzo al caos, un raggio di luce, La gioia sui volti stanchi, Perché con le avversità crudeli, Arrivarono con salute, cuori animati. La forza dell'unione, delle mani che si danno, Nella colonia di Nuova Italia, a

La Saga di Rosalia: Un Viaggio di Coraggio e Amore

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  La Saga di Rosalia:  Un Viaggio di Coraggio e Amore Nel cuore d’Italia, sotto il sole dorato, Una donna saggia, di sessant’anni alato, Camminava per la strada del destino, In cerca di pace e di un nuovo camino. Con determinazione, con figlia e figli, Verso il Brasile partirono senza ciglia, In terre lontane, nuove strade adorano, Dove sogni e sfide avrebbero vissuto con mano. Nella remota fattoria, tra caffè e sentieri, La famiglia affrontò sfide, non furono leggeri, Con duro lavoro, ogni giorno una fede, Sotto il cielo stellato, cercavano l’equitazione. Nel cuore della famiglia, amore e unione, Una donna saggia curava le ferite, l’unione, La sua saggezza, benedizione in azione, Nei cuori afflitti, piantava l’emozione. Passarono gli anni, la lotta non smise, Risparmiando ogni centesimo, non finì in crisi, Finché un giorno, il destino aprì le porte, E una tenuta dolce, fu il loro forte. Verso la nuova vita, a Ribeirão Preto, Un uomo trovò lavoro, fu un gran metto, Con le sue mani abil

L'Angoscia dell'Immigrante

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  L'Angoscia dell'Immigrante Nella colonia Dona Isabel, tra ombre e luce, La giovane immigrante vive la sua croce. Senza i suoi cari, solo il marito accanto, Nel silenzio della foresta, si spegne il suo canto. In un parto complicato, il destino la sfida, Con dolore e paura, la vita le scivola via. Il bambino non piange, il cuore le si spezza, Nel buio della notte, sola, si accascia. Il marito impotente, senza poter far niente, Guarda il dolore consumarla lentamente. In una colonia senza risorse, nel mezzo del nulla, Si aggrappa alla speranza, in una vita così dura. Il pensiero vola al figlio perduto, La sua gioia, la sua speranza, il suo futuro. Nel freddo della solitudine, nel silenzio della notte, Piange lacrime amare, sotto il cielo scuro. La foresta fitta, un mare di alberi, Diventa il suo carcere, la sua prigione infernale. Senza luce, senza speranza, senza un raggio di sole, La giovane immigrante affronta la sua sorte. Nel buio della sua angoscia, nel peso della sua pena,

L'Infermità Nascosta

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L'Infermità Nascosta Nelle profondità dell'anima, s'annida un'ombra d'oblio, la malattia, crudele e muta, che sussurra segreti di dolore. Nel cuore affranto, il male si insinua, come un veleno che lentamente si diffonde, avvolge il corpo, strappa l'armonia, e l'essenza stessa della vita intorbida. Insondabile è il suo mistero, un labirinto di spasmi e tormenti, che danza nell'oscurità umana, come un'ombra che mai svanisce. La febbre infiamma la carne, mentre il gelo avvolge l'anima, e il respiro affannoso diventa un lamento, nella sinfonia triste della malattia. Ma nell'abisso dell'agonia, sussiste una fiamma di speranza, che accende il coraggio nei cuori deboli, e spinge alla lotta contro il male. Così, anche nell'ombra più densa, fiorisce la forza della resilienza, e il malore, pur crudele e temuto, è solo un capitolo nella storia umana. In questa danza eterna tra luce e buio, la malattia è una nota stonata, ma nell'armonia del

La Vittoria

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La Vittoria Nell'arena della vita, un guerriero s'ergesse, Il vittorioso, con l'anima forte e tenace. Attraversò deserti arsi, montagne aspre e selvagge, Il vittorioso, dalla polvere alle stelle. Sotto il sole ardente, la sua pelle scottata, Il vittorioso, con il cuore che non si arrende. Nelle battaglie della mente, nelle tempeste del destino, Con la forza interiore, il vittorioso cammina. Le cicatrici sulla pelle, trofei di prove superate, Il vittorioso, con l'orgoglio di chi ha lottato. Nelle notti oscure, quando la luce sembrava spenta, La sua fiamma interiore, il vittorioso l'ha alimentata. Con il coraggio nel petto e la spada dell'ardore, Il vittorioso, nelle lotte, mai perso nel timore. Nelle prigioni dell'incertezza, con la chiave della speranza, Il vittorioso, ha scritto il suo destino con la lancia. Sulle ali della determinazione, ha solcato il cielo, Il vittorioso, con la grazia di un falco nel volo. Nel calderone delle sfide, la sua essenza si fo

Destino Tra Due Mondi

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Destino Tra Due Mondi In terre lontane, dove il sole si eclissa, Cuori partono, addii senza fine. L’emigrazione, scelta dolorosa, Lasciare patria e legami, verso l’ignoto. Negli occhi, il coraggio traccia il suo cammino, Tra lacrime e abbracci stretti. La necessità impera, come una voce antica, Chiamando a terre promesse, al di là del mare. Imbarcano nella speranza, ancorati nella fede, La nave danza sulle onde della nostalgia. Oh, il movimento come cuori inquieti, Tagliando l’oceano, disegnando destini. Nel viaggio, la solitudine tessere il suo manto, Storie intrecciate nel filo dell’esilio. La terra lontana, promettente o severa, Accoglie tra le sue braccia, volti stranieri. Oh, la nostalgia echeggia come un lamento, Nel cuore di coloro che sono partiti. Voci che risuonano nella brezza notturna, Ricordando promesse di ritorni che tardano. Nella nuova terra, fatica e sudore, Costruendo sogni su fondamenta straniere. Oh, la sfida di essere stranieri, Tra lingue sconosciute e sguardi di

Peste Nera: Un'Odissea e la Rinascita dell'Umanità

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Peste Nera: Un'Odissea e la Rinascita dell'Umanità Nel letto della malattia, l'umanità si piegava,  La Peste Nera, ombra vorace, tutto divorava.  Nelle preghiere degli afflitti, il clamore si levava,  Mentre la malattia, spietata, continuava a falciare. Tra tombe erette, il pianto risuonava,  La Peste Nera, spettro crudele, dominava.  La vita, sconsolata, come un filo che si esaurisce,  E la morte, silenziosa, cercava tutti. Nelle viscere delle città, la solitudine si diffondeva,  La Peste Nera, mantello nero, si disegnava.  Nel silenzio delle strade, dove un tempo c'era vita,  Il dolore persisteva, nell'anima, come una ferita. Nel corso dei fiumi, l'angoscia navigava,  La Peste Nera, corrente fatale, trascinava.  Il commercio cessava, le porte si chiudevano,  E nella fredda foschia, si disegnava la desolazione. Tra le pagine dei libri, la narrazione raccontava,  La Peste Nera, incubo che rimaneva.  Le cronache della sofferenza, eternamente inchiostrate,  E nei

Sulla Via della Speranza

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  Sulla Via della Speranza Sulla via incerta della vita, io cammino,  Con la speranza come guida, mio destino.  Nelle notti oscure, in mezzo alla tempesta,  La fiamma della speranza, la luce che manifesta. La perseveranza, quale coraggio indomito,  Di fronte alle avversità, sempre così esibito.  Nelle lotte che la vita getta sul mio cammino,  La forza di andare avanti, il mio saldo destino. L'ottimismo è la melodia del mio canto,  La convinzione che domani sarà un incanto.  Anche quando l'oscurità avvolge l'orizzonte,  La luce dell'alba sarà la nostra fronte. Nella danza della vita, tra alti e bassi,  La speranza, la perseveranza, l'ottimismo, son compagni di passi.  Insieme ci spingono avanti con ardore,  Nel viaggio della superazione, con amore.