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Mostrando postagens de agosto 25, 2024

Tra Vigneti e Montagne: Il Destino dei Figli d’Italia

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Tra Vigneti e Montagne:  Il Destino dei Figli d’Italia In terre lontane, il sogno si compie, Lasciando alle spalle radici e focolare, Nel Rio Grande, tra colline e fronde, Forgiarono un mondo, un nuovo mare. Sotto il sole cocente, il sudore si fonde, Alle dolci lacrime di chi è già partito, Nei vigneti che crescono, l’amore risponde, Il tempo rinnova ciò che il cuor ha sentito. Nelle valli il vento, con voce gentile, Canta le memorie d’un antico paese, Ma ogni mattina, un passo sottile, Nella lotta per il pane e le attese. Il freddo della notte invade la casa, Ma il calore del focolare tutto sostiene, Nel fuoco acceso, l’anima è accesa, E la speranza rinasce in quel che viene. La terra risponde al tocco preciso, Di chi con amore ha seminato il pane, E il raccolto giunge con un volto deciso, Ma sempre c’è forza in chi ama. Bambini corrono tra i vigneti d’oro, Liberi, felici, senza ombra o timore, Il riso risuona, spezzando il coro, E fa rinascere il sogno d’amore. Nelle feste del borgo,

Cammini di Fede e Lotta nelle Colonie Italiane

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Cammini di Fede e Lotta nelle Colonie Italiane Nel petto ardente, un sogno si accende, Lasciaron terra, case e radici, Sulle colline, il nuovo si distende, Senza oro o gloria, piantano radici. Si ergon case, di pietra e sudore, Nella solitudine, un canto di dolore, Il tempo è aspro, ma c’è fervore, Piantano viti, raccolgono amore. Nei giorni freddi, la neve li invade, Il vento taglia, ma non li trattiene, Le mani dure vincono la saudade, E in ogni gesto, la speranza viene. Crescono viti, frutto d’unione, Nelle mani di chi al suolo donò, La vita fiorisce, rompe l’isolazione, La nuova patria infine li abbracciò. Nelle notti calme, al suon della viola, Cantano storie di un mondo lontano, Dove l’Italia, madre che non consola, Resta nei ricordi che il tempo sostiene. Cammini di fede, lotta costante, In ogni passo, sudore e dolore, Ma la speranza, fiamma brillante, Guida i cuori verso un amor maggiore. Nasce una terra, forgiata nel coraggio, Nel sangue, sudore e lacrime versate, Un nuovo pop

Nostalgia e Riscatto a Silveira Martins

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  Nostalgia e Riscatto a Silveira Martins Nel verde mare delle terre ampie, Giunsero figli d’Italia a soffrire, Con sogni stretti nelle vene stanche, Cercando vita che non sapean fiorire. Silveira, terra di vane promesse, In ogni curva un lamento sale, Ricordi vivi nelle notti intense, Di cari amati che il mare si prese. Nei boschi densi il sole si nasconde, Il sudore quotidiano per pace, Ma il destino non cede, non risponde, Alla lotta eterna che l’uomo compie. Nella nostalgia, la forza si fa, Ricordando il borgo tanto amato, Ogni giorno duro è un passo audace, Sulla via amara ma ben vissuta. I fiumi larghi, il timore della vita, L’eco lontano dei sorrisi di là, La resistenza in terra divisa, Tra ciò che fu e ciò che sarà. La casa umile, si erge senza pari, Il fuoco acceso nelle notti fredde, È il calore del petto a risvegliare, Una speranza che non ha mai visto. Nei campi vasti, il sudore è valore, Con la zappa in mano, la fede negli occhi, Il pane che manca è il dolore di un errore,

Guardiãs de Memórias

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Guardiãs de Memórias Nas terras brutas, onde a selva chama, A mulher ergueu-se em meio à solidão, Com mãos cansadas, mas alma que inflama, Criou um lar, raiz de uma nação. No frio da serra, seu calor sustenta, Com fé e força, cada passo guia, Enquanto o vento da saudade aumenta, Ela semeia a história dia a dia. Seu rosto traz as marcas do passado, Cada ruga, um conto a revelar, De um tempo duro, mas tão abençoado, Onde a esperança soube prosperar. Nas fazendas de café, o sol queimava, E a mão gentil colhia com cuidado, Entre os grãos, seu sonho ali plantava, Futuro em terra nova, conquistado. Na mesa, pão, na alma a devoção, Das mãos que amassam nasce o alimento, E com a voz, a antiga oração, Ecoa em fé, um puro sentimento. Guardião de memórias, ela é o farol, Que guia os filhos nas noites escuras, Mantendo viva a chama, o arrebol, Nas tradições que são as suas juras. Em cada gesto, um legado sagrado, No abraço firme, o alento que salva, E no olhar, um futuro desenhado, Mulher imigrant

Sotto il Cielo Gaucho: Il Viaggio Italiano

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Sotto il Cielo Gaucho: Il Viaggio Italiano Nelle pampas vaste, senza fine, Giunsero anime colme di speranza, Lasciarono patria, figli e confine, Cercando qui nuova alleanza. Nella densa serra, il freddo pungeva, La terra vergine, aspra all’aratro, Ma cuori ardenti, come notte breve, Portavano fede nel sogno ritrovato. Con mani callose coltivarono il suolo, E ogni lacrima caduta con fervore, Innaffiava il seme, in sacro asilo, Di una nuova vita, benedetto amore. Lingua straniera, peso dell’esilio, Rendevano ogni giorno una sfida, Ma l’amor per l’Italia, senza periglio, Nutria la lotta in chiara guida. Costruirono case, fondarono città, Con pietra, sudore, legno e dolore, E negli sguardi pieni di pietà, Cresceva la fiamma di eterno ardore. Sull'altare della terra, al sole ogni giorno, Si elevava la preghiera, puro sussurro, Ringraziando la vita, la gioia intorno, E sopportando l'inverno più duro. Caxias, Isabel, Conde d’Eu, terre, Dove il sangue italiano si versò, Progresso, cult

Esilio e Ribellione

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Esilio e Ribellione Nei campi dove il dolore si cela, Il vento sussurrava in toni lenti, La terra esausta chiedeva una stella, Che la fame faceva orme potenti. Le ombre dei signori senza cuore, Con mano di ferro prendevan vita, E sotto il cielo grigio, senza onore, Partimmo per un'ardua infinita. I fiumi attraversammo senza sosta, Portavano sogni verso il mare, La terra promessa, la luce tosta All'orizzonte dove il sol giace. Zittite le nostre voci, ma l'anima, La fiamma della giustizia bruciava, E fu nell'esilio che trovam la calma, Che la patria più non ci donava. Obbedire, mai più! Era il nostro grido, Nelle terre lontane erigerem Un focolare che mai tema il fido Fuoco che in noi rinnoverem. Tra le vigne d'un futuro incerto, Piantammo speranza e fede in terra, E ogni frutto, ogni sogno scoperto, Ci porta sollievo e nuova guerra. Così marciam, esseri senza paura, Fuggendo il pugnale che la vita fende, E mentre i venti portano ventura, Noi leviamo le mani, fiere e

L'Addio Crudele

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  L'Addio Crudele Sul Piave, dove il sole ora scende, Una coppia anziana, mani segnate, Guarda il figlio partire, e il cuore si arrende, A un addio che per sempre rimane. Il fiume canta, ma in note spezzate, Mentre il giovane lascia il suo rifugio, Negli occhi del padre, lacrime infrante, In quelli della madre, un pianto rugoso. La terra amata, dove radici si annodano, Rimane dietro in un sospiro finale, Il cuore che batte, ferito e solo, Sa che nulla sarà più normale. Nei verdi campi, la memoria si lega, In ogni pianta il sudore si versa, Ora un vuoto che tutto avvolge e strega, Un figlio parte, l’amore dispersa. Il cielo azzurro, un tempo luminoso, Ora si veste di grigio e dolore, E il vento che soffia, in tono pensoso, Porta via un ultimo fiore. Il giovane parte in cerca di fortuna, Sente il peso di una vita ingiusta, Ma sogna di trovare la luna, In una nuova terra, oltre la giusta. La madre, in preghiera, chiede al santo, Che il figlio trovi pace e fortuna, Ma nel petto, il dol

Le Tradizioni Mantenute

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Le Tradizioni Mantenute Nel verde vallone, lontano dal natio, Echi di lotte, terre sono custodi, Gli immigrati portarono il natale, Con fede e forza, radici sono nodi. Nella danza e nel canto, nelle feste riecheggiano, Vecchie storie di un lontano rifugio, Ogni canzone che i cuori intonano, Eterno legame dell’amore costante. Nei fuochi alti, brillano le memorie, Del vecchio focolare, ora rinato, Cucina e odori, ricche sono le glorie, Ricette antiche, sempre rinnovato. Il vino è sangue, la tavola celebra, Il pane è vita, sacro sacramento, In ogni gesto, la tradizione si eleva, In ogni atto, puro sentimento. Nella cappella, le candele sono accese, Preghiere dolci, eco del passato, In processioni, le anime sono coese, Fede mantenuta, cuore placato. Nelle mani callose, sogni piantati, In terre nuove, frutti del lavoro, Nel sudore, i legami sostenuti, Ogni sforzo, rinnovato ardore. I figli imparano, mantengono il rito, In ogni parola, un tesoro è visto, Nella lingua dolce, il passato è scri