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Mostrando postagens de março 17, 2024

Destino Tra Due Mondi

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  Destino Tra Due Mondi Nel freddo inverno del mille ottocento ottantanove, Rinaldo Battista R. e Giuseppe G. il destino si muove. Una svolta inaspettata nei loro destini, Il Brasile risplende come nuovi giardini. La Società di Navigazione Generale Italiana, Toccò il cuore di Rinaldo e Giuseppe, l'anima, L'idea di una nuova vita oltre il mare, Sospesa dall'alto, un'incerta sospensione si appare. A Cantonata, nel cuore di Cremona antica, La nebbia avvolgeva la terra, non fiorente né magica. I campi di lino e grano offrivano poco, La speranza un filo, lungo e sottile, a stento provò. Costa Santa Caterina, il loro passato, Lasciarono dietro, un futuro più adatto, A Cantonata cercarono rifugio, Ma l'ombra del divieto era un duro giudizio. Con l'aiuto di Pierino, un raggio di luce, I passaggi per il Brasile, una nuova dedica, una nuova fuce. Nel gelido inverno finalmente partirono, Con la speranza in cuore, senza voltarsi, si muoverono. Nel mille ottocento novantuno,

La sfida di Francesco: da Pederobba a Curitiba

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  La sfida di Francesco: da Pederobba a Curitiba Francesco Piazzetta, animo coraggioso, Da Pederobba partì, destino prezioso. Con i figli al seguito, verso il Nuovo Mondo, Preparò il viaggio, splendido e profondo. Vendette la casa, i ricordi di ieri, Per un futuro nuovo, pieno di speranze vere. Con passaporti in mano, e bagagli stretti, Partirono in treno, verso sogni arditi. Da Cornuda partenza, cuore carico di affanni, In silenzio avanzavano, pensieri lontani. Ferrara, Bologna, città veloci, Modena, Parma, terre di dolci. Nel vagone stretto, con sogni nel cuore, Guardavano fuori, verso l’orizzonte, amore. Francesco parlava, di una vita migliore, In Brasile sognava, un futuro d’onore. Genova li accolse, con il suo porto vasto, Sull’Adria salirono, avventura al loro fianco. Guardarono il mare, con emozione in petto, Verso l’ignoto, con coraggio perfetto. Rio de Janeiro li accolse, terra promessa, Speranza e desiderio, in ogni espressione impressa. Paranaguá li vide, sbarcare con ansia,

Legami Filiali: L'Amore che Trascende

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  Legami Filiali: L'Amore che Trascende Sul ramo antico, verde e rigoglioso, Fiorisce un legame di puro ardore, Amore filiale, splendore gioioso, Che sfida il tempo con saldo valore. Nel cuore di madre, caldo rifugio, Dolcezza infinita, amore immenso, Culla affettuosa, come un bozzolo, Dove cresce il legame intenso. Padre, baluardo di forza e saggezza, Guida sicura nella vita incerta, Con gesto saldo, colma d'attenzione, Scelta d'amore, sempre aperta. Tra le braccia affettuose dei nonni, Tesori viventi di saggezza e amore, Fondamenta solide per i giorni buoni, Risplende il legame, senza rumore. Figlio che cresce, dono prezioso, Seme di speranza, futuro ardente, Dalla radice profonda del legame amoroso, Cresce, fiorisce, splendente. Tra lacrime di gioia e sogni d'oro, Si intreccia il destino, stretto e saldo, Amore filiale, sempre fedele tesoro, In ogni gesto, in ogni abbraccio caldo. Ogni passo, ogni parola, ogni sorriso, Sono legati da un filo d'oro, Che non si spe

Cuore Infinito dei Nonni: Il Legame Tra Generazioni

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  Cuore Infinito: Il Legame Tra Generazioni I nonni, tesori di vita e saggezza, Nelle lor storie il tempo si ferma, Tra rughe e sorrisi, antica dolcezza, Ci guidan con amore, senza squilibri. Nei lor sguardi il mondo si fa calmo, In mano il segreto d’anni passati, Ci portan nel passato con un salto, I nonni, custodi di tesori incantati. Con leggende e storie da narrare, Sotto il caldo sole, o luna serena, Ci insegnan a sognare e ad amare, La lor presenza è dolce poesia piena. Nei giardini fioriti, mano nella mano, Ci portan a scoprire il lor mondo, Un mondo fatto di semplicità, piano, Dove l’affetto è il bene più profondo. Sotto il cielo stellato, seduti insieme, Ascoltiam le canzoni lor gioventù, Le risate, i pianti, i segreti in estreme, I nonni, custodi di verità con virtù. La cucina profuma di sapori antichi, Le ricette tramandate con passione, Ci insegnan il valore di ciò che è autentico, Nei piatti di cucina, nella nostra educazione. Nelle giornate piovose, ci proteggono, Con rac

Tempo d´Emigrare

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Tempo d´Emigrare Sotto il sole dorato d'Italia, Una donna saggia, d'età avanzata, Camminava nella via del destino, In cerca di pace e prosperità. Con aria risoluta, coi generi e nipoti, Partirono coraggiosi verso il Brasile, In terre lontane, nuove strade, Dove sogni e sfide sarebbero stati vissuti. Nella fattoria isolata, tra campi di caffè, La famiglia affrontò sfide e difficoltà, Con duro lavoro, ogni giorno una fede, Sotto il cielo stellato, cercavano cure. Nel seno della famiglia, amore e unione, Una donna saggia curava i dolori, La sua saggezza, una benedizione in azione, Nei cuori afflitti, piantava fiori. Gli anni passarono, la lotta continuò, Risparmiando ogni centesimo con impegno, Fino a quando un giorno, il destino si aprì, E una tenuta, dolce casa, fu il rifugio. Verso la nuova vita, si stabilirono a Ribeirão Preto, Un uomo trovò lavoro nella ferrovia, Con le sue mani abili, tessendo, cucirono, E una guaritrice amata, nella comunità si vedeva. In città, le loro vit

Abbraccio Paterno

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  Abbraccio Paterno Nell'aura di marzo, colma di dolce vento, Sorge l'effige del patriarca, guida saggia, Nel giardino dei giorni, cullato dal tempo, La Festa del Papà, un inno d'armonia antica. Figli, come fiori delicati, accolgono con rispetto, Il genitore, arcana figura di forza e gentilezza, Nel mosaico della vita, intessuto di affetto, Si erge la celebrazione, d'un legame senza tregua. Con eleganza si distende il manto delle memorie, Ricordi d'infanzia, fili d'oro tra le dita, Il padre, pilastro maestro, nelle storie incise, Guida con sapienza, nei sentieri della vita. Nella luce danzante dei giorni dorati, Si specchia la gioia, riflesso di un amore puro, La Festa del Papà, sfumature d'arte saggiamente ornate, Echi di risonanza, nel tempio dell'animo sicuro. Ogni sguardo, ogni sorriso, un canto di lode, Al padre, custode delle stelle e dei sogni, Nel giorno sacro, si eleva l'anima in commiato, Celebrazione eterna, d'affetti e piccoli doni. C

Buona Festa del Papà

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  Buona Festa del Papà Nel mese di marzo, con gioia e calore, Fioriscono sorrisi, amore palpabile, Ogni padre onorato, ogni cuore lieto, In questa Festa del Papà, gioiosa festività. Figli affettuosi, con gesti e parole, Accolgon il giorno, con ardore sincero, Dedicano tempo, pensieri e cure, Al genitore amato, con rispetto reverente. Nel canto degli uccelli e nel vento leggero, Risuonano le lodi, per il padre egregio, Che guida con saggezza, nutre con dolcezza, Forte pilastro, nella vita e nell'ardore. Le mani che lavorano, che stringono con forza, Portano conforto, nutrono speranza, Il padre, faro nella notte tempestosa, Guida sicura, con amore senza fine. Nelle storie raccontate, nei segreti condivisi, Si costruisce il legame, indissolubile e saldo, Padre e figlio, un'unione profonda, Intrecci di vite, nel tempo intrecciato. Ogni sguardo, ogni gesto, un tributo sentito, Alla figura paterna, fonte di saggezza, Nella Festa del Papà, celebrazione sentita, Di un legame eterno, ch

Autunno dell'Anima

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Autunno dell'Anima Nel gelo dell'anima, il tempo si perde, Sogni e speranze si avvolgono nel freddo, Il cuore, un ghiacciaio, lentamente cede, Nel silenzio dell'autunno, tutto sembra muto. Passi incerti risuonano sulla neve, Ricordi appesi come cristalli di ghiaccio, Nell'ombra dell'ombra, l'anima si aggira breve, E il vuoto si fa palpabile, come un antico laccio. L'orizzonte si perde tra la nebbia fitta, La luce struggente del sole mai raggiunge, Nel buio, l'anima cerca una via di fuga, Ma è intrappolata in un gelo che non si scioglie. Tra le pieghe del tempo, speranze svanite, Come foglie secche portate via dal vento, Il cuore, una prigione, da cui non esce, E il dolore, un eco che rimbomba nel silenzio. Ma anche nell'oscurità, una fiamma risplende, Una speranza, un raggio di luce nel buio, L'anima trova conforto, e si distende, Nell'abbraccio caldo di un amore puro. E così l'autunno dell'anima si dissolve, Come la neve al tepore de

L'Emigrazione del Cuore

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  L'Emigrazione del Cuore Nel cuore d'Italia, sospiri di dolore, L'anima si spezza, come l'onda che muore. In questa terra amata, un'ombra di tristezza, La necessità d'emigrare, dura certezza. Le montagne sussurrano, il vento geme, I campi fioriti, testimoni del nostro gemere. Sotto il cielo stellato, l'addio è silente, Lasciare il proprio suolo, dolore penetrante. Sui sentieri antichi, passi incerti e pesanti, I ricordi come spine, il cuore stringono amanti. Tra lacrime nascoste, un sorriso spezzato, La speranza in fuga, nel nuovo mondo abbracciato. Oltre confini lontani, destini si intrecciano, Le mani strette, nell'ignoto ci avventuriamo. Lontano dagli occhi, ma non dal pensiero, L'Italia nel cuore, sempre nostro vero. In terre straniere, il cuore parla italiano, Le canzoni della patria, risuonano lontano. Ma la nostalgia morda, come un'ombra persistente, Il prezzo dell'esilio, sempre presente. Il sole tramonta, su terre non conosciute, So

A Jornada de Odisseu e o Encontro com o Ciclope Polifemo

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A Jornada de Odisseu e o Encontro com o Ciclope Polifemo Nelle onde del mar Egeo, ove l'eco della leggenda risuona, Splende la saga di Ulisse nel suo viaggio, Un eroe coraggioso alla ricerca della sua patria, Itaca, la destinazione del suo animo innamorato. Dopo la Guerra di Troia, i venti soffiano verso la patria, Ma il viaggio è pervaso di sfide e dolore, E tra i contrattempi tessuti dal destino, L'incontro con il ciclope Polifemo, il terrore. Devianti dalla loro rotta, approdano sull'isola dei ciclopi, Ulisse e i suoi uomini, esplorano senza sapere, La caverna che ospita il mostruoso mostro, Polifemo, il cui sguardo è da temere. Colti dagli occhi del ciclope furioso, Ulisse e la sua banda si trovano in guai, Due uomini vengono divorati in quella tenebrosa notte, Ma l'astuzia di Ulisse non conosce limiti. Offrendo vino al mostro, il gigante si ubriaca, E nel sonno profondo, Ulisse mette in atto il piano audace, "Qual è il tuo nome?", chiede il ciclope, barco