Destino Tra Due Mondi

 


Destino Tra Due Mondi


Nel freddo inverno del mille ottocento ottantanove,

Rinaldo Battista R. e Giuseppe G. il destino si muove.

Una svolta inaspettata nei loro destini,

Il Brasile risplende come nuovi giardini.


La Società di Navigazione Generale Italiana,

Toccò il cuore di Rinaldo e Giuseppe, l'anima,

L'idea di una nuova vita oltre il mare,

Sospesa dall'alto, un'incerta sospensione si appare.


A Cantonata, nel cuore di Cremona antica,

La nebbia avvolgeva la terra, non fiorente né magica.

I campi di lino e grano offrivano poco,

La speranza un filo, lungo e sottile, a stento provò.


Costa Santa Caterina, il loro passato,

Lasciarono dietro, un futuro più adatto,

A Cantonata cercarono rifugio,

Ma l'ombra del divieto era un duro giudizio.


Con l'aiuto di Pierino, un raggio di luce,

I passaggi per il Brasile, una nuova dedica, una nuova fuce.

Nel gelido inverno finalmente partirono,

Con la speranza in cuore, senza voltarsi, si muoverono.


Nel mille ottocento novantuno, la svolta,

Nuvole del divieto si sciolsero, una nuova volta.

Colônia Conde D'Eu li accolse con amore,

I sogni piantati in Italia, ora fiorirono al cuore.


Nei primi anni, la fatica e la prova,

Ma con cuore saldo, costruirono nuova rova.

Giuseppe e Rinaldo, due anime forti,

Le radici nel Brasile, con amore, li riporti.


Maria e Carmela, amore trovarono,

Figlie del Veneto, l'armonia circondarono.

Le famiglie cresciute, i campi pieni,

Le terre acquistate, i sogni ricolmi di fieni.


Gli anni passarono, i figli crescendo,

Le vigne ampliando, i campi difendendo.

Garibaldi, la città splendente,

Le vite intrecciate, felicemente.


Il viaggio da Cremona alla terra lontana,

Successo e prosperità, la storia sopravanza.

Il Brasile, seconda casa, terra d'accoglienza,

Radici profonde, nell'anima, la sentenza.


Le generazioni future, un'eredità di gloria,

Nelle terre del Rio Grande, una nuova storia.

Il Brasile, patria accogliente e bella,

Le loro vite, un canto di speranza e stella.


Così si conclude il viaggio dei cognati coraggiosi,

Da Cremona alla terra brasiliana, fieri e gioiosi.

Nel gelido inverno del mille ottocento ottantanove,

Rinaldo, Giuseppe, la loro storia ci muove.


Sul suolo fertile, il seme dei loro sogni si schiude,

E nell'abbraccio del Brasile, la vita li chiude.

Una nuova patria, una nuova casa, il cuore grato,

In questa terra lontana, il loro destino è stato.