Emigrazione Italiana


Emigrazione Italiana


Nel vento dolce d'un addio sommesso,

lasciammo case e sogni ormai perduti,

tra valli verdi e il canto d’un cipresso,

fuggimmo il nido con i cuori rotti.


Lontane voci, il pianto delle madri,

sui campi d’oro e sulle vie deserte,

mentre sognammo cieli più leggiadri,

portammo in petto speranze incerte.


Il mare amaro ci ha rubato il riso,

tracciando rotte in acque mai domate,

nel buio freddo, in cerca di un sorriso,

lasciammo indietro terre tanto amate.


Tra braccia tese e sguardi di speranza,

le navi lente attraversavano l’onde,

ogni abbraccio, ogni addio, una danza,

mentre il destino ci segnava il ponte.


Sbarcammo infine in terre sconosciute,

tra volti strani e lingue misteriose,

con mani stanche e anime battute,

cercammo vita in ombre silenziose.


Le notti lunghe, fredde, senza pace,

nei cuori il peso d’un passato caro,

e l’alba nuova che di sogni tace,

con occhi persi in un pensiero amaro.


Ricordi dolci di campane e risa,

ci avvolgono in momenti di sconforto,

sotto cieli di stelle mai comprese,

abbiamo perso un po’ del nostro porto.


Lavoro duro tra fatica e sangue,

sotto il sole di terre mai scoperte,

coltivammo pane con cuore e fanghe,

in terre straniere e strade deserte.


Tra filari di vigne e campi d’oro,

crescevano radici nuove e forti,

sotto cieli stranieri ma in decoro,

costruimmo vita oltre le sorti.


Le storie antiche dei nostri nonni,

portate al fuoco in sere di ricordo,

ci stringevano intorno a vecchi sogni,

nel cuore il peso d’un amore sordo.


Ogni parola, ogni gesto un legame,

tra gente nuova e antiche tradizioni,

riscoprimmo nei volti un dolce nome,

e nei sorrisi mille benedizioni.


Nella fatica di un giorno infinito,

cercammo pace in un angolo solo,

le voci care d’un passato invito,

ci cullavano in un ricordo a volo.


Tra i campi verdi e colline lontane,

sogni di patria e terre già sbiadite,

troviamo forza nelle nostre mani,

costruendo vite nuove e infinite.


E col passare degli anni, nel cuore,

cresceva un nuovo senso di appartenenza,

un’emozione che, tra gioia e dolore,

trovava pace nella conoscenza.


La nostra storia di dolore e amore,

scritta nel vento, tra il sudore e il canto,

è un canto antico che parla di cuore,

di chi partì cercando un nuovo incanto.