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I Matrimoni e le Nuove Famiglie

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  I Matrimoni e le Nuove Famiglie Tra monti e valli, nei campi lontani, gli italiani giunsero speranzosi, sognando amore, con cuori genuini, in terre nuove, vasti orizzonti rugosi. Le strade assenti, villaggi isolati, ma i cuori vicini, colmi di passione, nascevano amori, e fidanzati sognavano insieme una nuova nazione. Sotto il cielo stellato, tra i fiori, si scambiavano sguardi innamorati, i giovani, timidi e batticuori, nell’incanto dei prati incantati. Il corteggiamento, antico e dolce, tra canti e danze nelle sere chiare, raccontava di speranze e croce, dei giorni nuovi e del loro compare. Ogni famiglia, un mondo segreto, intrecci di storie, di gioie e dolori, dove il lavoro e il pane discreto forgiavano legami e futuri valori. I matrimoni, feste di luce, con abiti semplici, bianchi e puri, si celebravano in chiesa, riduce il mondo a un cerchio di sguardi sicuri. Le promesse fatte, solenni e sante, sotto lo sguardo di Dio e dei santi, i giovani sposi, felici e amanti, iniziavano i

La Nostalgia per la Patria Lontana

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  La Nostalgia per la Patria Lontana Sotto il cielo straniero il cuore piange, ricorda prati verdi e monti amati, tra queste mura fredde, un sogno sorge, di terre lontane e giorni incantati. La patria mia lontana, dolce terra, mi chiama con il vento del mattino, mentre la mente vaga, il cuor s’afferra, ai ricordi lontani del destino. Il sole sorge ancora sopra i colli, dove correvo libero e felice, tra valli, boschi e dolci ritornelli, mi manca ogni canto, ogni radice. Il mare blu, che accarezza il lido, porta con sé il sussurro dei ricordi, mentre il mio cuore resta qui confido, in giorni di passati che rincordi. Ogni pietra di strade tanto amate, ogni vicolo stretto e familiare, rivivono nella mente affascinate, in questa terra straniera e singolare. Gli odori della cucina di casa, profumi di pane e vino fragrante, mi mancano come una dolce morsa, nel desio di tempi ormai distanti. Le feste del paese, la sua gente, le risa e i canti che riempivano l’aria, ora sono solo eco, un raggio

La Vita a Bordo delle Navi d'Immigrazione

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  La Vita a Bordo delle Navi d'Immigrazione Sopra un mare di speranze e di paura, si erge la nave lenta, obsoleta, un cargo adattato, privo di ventura, alla nuova vita, misera e concreta. Le stive piene, strette e maleodoranti, le anime ammassate, senza spazio, cercano rifugio nei sogni lontani, tra umidità e calore, in un abbraccio. L'acqua scarseggia, il cibo è razionato, le mani tremano, il cuore si dispera, malattie a bordo, contagio disperato, mentre il mare rugge, notte severa. Non c'è igiene, mancano comfort umani, i volti stanchi, occhi pieni di tristezza, sul ponte asfissiato, senza i venti sani, ogni alito di vita è pura bellezza. La tempesta arriva, la nave barcolla, ogni preghiera s’alza verso il cielo, la fede, unica ancora che consola, nel tumulto marino, resta un velo. Nell'oscurità, una luce appare, il porto si avvicina, Rio accoglie, le speranze rinvigorite, pronte a navigare, verso una terra nuova, un sogno che sorvola. Le lacrime scorrono, dolci e ama

Lacrime tra gli Alberi

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Lacrime tra gli Alberi Nell’ombra scura di foreste ampie, Un cuore batte, e poi cessa il suono, Tra le radici di una vita frante, Si piange un’anima di fiore e dono. Colonia solitaria, sperduta in verdi, Nel Rio Grande del Sud, terra lontana, Immensi alberi, che a stento si scorgono, Custodiscono il pianto della mamma. Tra le fronde si sente un dolce canto, Una nenia che consola il suo dolore, Ma l’anima, straziata e senza vanto, Ora riposa, priva di calore. Sotto il cielo di stelle silenziose, Gli immigranti pregano senza pace, La fede vacilla, tra lacrime ansiose, Nell’assenza di un prete che li abbracci. Nelle notti gelide, senza conforto, Il vento sussurra storie di coraggio, Ma il cuore spezzato resta assorto, Nel ricordo di un dolce viso saggio. Il dolore è muto, tra le case spoglie, Costruite con mani di speranza, Ogni lacrima, un eco tra le foglie, Di chi è rimasto solo, senza baldanza. Le grandi querce, testimoni eterne, Guardano in silenzio il loro pianto, Racchiudono

Sussurri Gelidi

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Sussurri Gelidi Inverno, stagione di gelide notti, Dove la neve cade silenziosa, Avvolgendo la terra in un abbraccio, Di purezza e calma silenziosa. Le strade deserte sotto la luna, Scintillano di ghiaccio e di mistero, E nell'aria fredda danzano stelle, Raccontando segreti al cielo nero. I camini scoppiettano di fuoco, Scaldando le case e i cuori solitari, Mentre fuori il vento ulula forte, Tra i rami spogli di vecchi salici. Le giornate si accorciano nel freddo, E il sole si cela dietro nuvole grigie, Ma nell'ombra dell'inverno risplende, Una luce tenue di speranza antica. I laghi diventano specchi d'argento, Riflettendo il cielo terso e sereno, E le montagne si vestono di bianco, Come sposi festosi in un giorno sereno. E mentre la natura dorme profondi, Sotto il manto gelido della stagione, L'inverno ci invita a rallentar il passo, E ad ascoltare il silenzio del suo canto. Così, anche nell'oscurità più cupa, Speranza e bellezza trovano rifugio, E nell&

As Dificuldades de Adaptação dos Imigrantes Italianos

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  As Dificuldades de Adaptação dos Imigrantes Italianos Em terras distantes, meu peito clama, pelas colinas da Itália querida, na saudade ardente, minh'alma chama, a vila distante, na vida perdida. A família longe, o coração sente, no vento do sul, memórias dançam, trabalho árduo, suor persistente, nos campos de café, vidas balançam. Os novos costumes, tão diferentes, a língua que fala, mas não consola, nas colônias, somos seres ausentes, em cada gesto, a dor nos assola. O isolamento frio, cruel, imenso, nas serras do sul, vida sem calor, a esperança num futuro denso, o presente amargo, calado em dor. O sol que queima, a terra que exige, braços que doem, força que se esvai, o pão na mesa é luta que persiste, na labuta diária, a fé que cai. Nos olhares tristes, histórias guardam, cantos italianos ao vento vão, nas noites escuras, as vozes falam, da pátria ausente, doce canção. A saudade aperta, lágrima brilha, ao lembrar dos pais, irmãos deixados, cada lembrança é dor que cintila, n

Le difficoltà dell'adattamento

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  Le difficoltà dell'adattamento In terra straniera, l'anima sospira, sotto cieli nuovi cerca la sua via, tra voci e volti che il cuore ammira, ma il cuore sente la patria lontana. Ogni passo incerto, il suolo sconosciuto, le strade nuove come vie di nebbia, il linguaggio che pare sempre muto, la speranza che nel cuore si annega. Sogni infranti come onde sullo scoglio, sorrisi amari tra gente ignota, mentre il cuore cerca un antico orgoglio, il tempo passa, la memoria si annota. Nelle notti lunghe, pensieri vaganti, ricordi dolci di un passato amato, il presente fatto di giorni sfuggenti, un futuro incerto da un cielo stellato. I profumi nuovi che non so capire, i sapori che parlano d'estraneità, nel cuore una ferita che non sa guarire, e la mente che invoca la sua libertà. Le voci amiche che paiono lontane, i canti della patria, eco perduto, la vita che si svela in forme strane, l'anima che cerca un senso mai saputo. Ma ogni alba porta un nuovo sguardo, un filo di sper