I Sogni degli Emigranti

 


 I Sogni degli Emigranti


Navigano, speranza nei cuori,

Lontano dalla terra amata e cara,

Verso il Brasile, che in dolci ardori,

Offre promesse, in ogni onda chiara.


Nel petto, il dolore dell’Italia,

La terra fertile resta nel passato,

Ma la speranza cresce, e si profila,

Un nuovo nido che il tempo ha tramandato.


Negli occhi brillano sogni di futuro,

Terra accogliente, pace e calore,

Ma il cammino è lungo e, anche oscuro,

Porta in sé fede, eterno ardore.


Il verde delle colline lontane,

Vive ancora in ogni pensiero,

Ma il Brasile, con voce che rimane,

Promette a chi osa un lieto sentiero.


Le mani che han lavorato la terra,

Sognano ora il suolo generoso,

Dove il sudore sarà che non erra,

E la raccolta un frutto prezioso.


I figli, eredi di questa nuova vita,

Cresceranno liberi come il mare,

E la nostalgia, ferita infinita,

Diverrà dolcezza da ricordare.


Nei cieli del sud, il sole risplende,

Guidando i passi di chi ha osato,

Lasciar tutto, patria e sementi,

Per raccogliere ciò che la vita ha dato.


Su ogni volto, segni della via,

Storie di coraggio e superamento,

Nel petto, la forza che non svanisce,

Di chi costruisce futuro e sentimento.


La notte fredda sulla nave insonne,

Conserva i segreti di chi prega,

Che il nuovo giorno porti ciò che non crolla,

La fede che il vento non annega.


L’arrivo alla terra che si stende,

Con campi vasti, fiumi, cascate,

Accoglie i bravi, e il lavoro prende,

In un ciclo di speranze serrate.


In ogni angolo, un sogno rinato,

Ogni pietra, un nuovo fondamento,

E il sorriso sorge, ancora commosso,

Vedendo che il sogno è più che un sentimento.


Il tempo passa e sorge l’abitazione,

Nei campi che prima erano foresta,

E la raccolta, frutto dell’azione,

Diventa sostegno, amore che resta.


Così la vita cresce in ogni sguardo,

Di chi ha lasciato la patria in dolore,

Per radicarsi nel sud del Brasile,

Con sogni che il futuro fa splendore.


Non c’è più paura, solo la gioia,

Di vedere i figli liberi a correre,

Nei campi vasti, dove la terra cresce,

Il pane, la vita, il sogno di vivere.


Il cielo si apre in colori splendenti,

L’orizzonte è vasto, senza confini,

E l’anima canta inni potenti,

Per aver trovato in terra i suoi destini.


Il dolore della partenza diventa dolce canto,

Nelle feste che la colonia va innalzando,

E la nostalgia, che fu tanto pianto,

Ora è legame che si va intrecciando.


Le mani che tremavano nell’incertezza,

Oggi costruiscono, salde, il loro destino,

E la speranza, che era una bellezza,

Ora è vita, ora è divino.


Nelle notti calde, sotto le stelle,

Gli anziani raccontano storie di un tempo,

E i bambini, ascoltando, sognano in quelle,

Un domani che già si manifesta.


Le generazioni che vengono, ereditano il sogno,

Di chi ha lottato, sofferto, ma non si è arreso,

E nei campi, dove il verde è giocondo,

Si crea il futuro, che il vento ha scolpito.


Nella pace che regna alla fine del giorno,

Un inno si alza, forte come l’aria,

E nei cuori, l’eterna melodia,

Dei sogni che il Brasile ha saputo abbracciare.