Nostalgia tra le Foglie

 


Nostalgia tra le Foglie


Nei cuori stanchi in terre foreste,

il vento porta eco di memorie,

di colline dorate e di feste,

di un'Italia lontana in glorie.


Le mani tese a nuovi orizzonti,

piantavano semi di speranza,

ma il cuore tornava ai vecchi monti,

dove ogni pietra era una danza.


Nelle notti silenti sotto stelle,

sognavamo vicoli e campane,

mentre il fruscio delle foglie belle,

cantava di piazze e fontane.


Tra il verde intenso di queste valli,

gli occhi cercavano il mare amato,

e le voci lontane degli anziani,

ci parlavano di un passato.


Gli anni passavano, lenti e duri,

con sudore e lacrime sincere,

ma ogni fiore che nasceva tra i muri,

portava il profumo di sere.


Le lettere giunte da oltre oceano,

erano un balsamo per il cuore,

racconti di un mondo così umano,

dove ogni cosa era colore.


I bimbi crescevano tra queste fronde,

ignorando la patria lontana,

e nei loro giochi tra le onde,

viveva l'Italia più strana.


Il canto degli uccelli al mattino,

ci ricordava dei colli lontani,

e ogni zolla del campo divino,

ci parlava di sogni italiani.


Ogni sguardo al cielo azzurro e vasto,

era un pensiero a ciò che lasciammo,

e nei tramonti rossi come un pasto,

rivivevamo ciò che amavamo.


Le feste qui tra le genti nuove,

portavano danze e canti antichi,

e tra i sorrisi di facce più giovani,

vivevano ancora i nostri amici.


Le mani rugose degli anziani,

tracciavano storie di lotta e di gloria,

e nei loro occhi così lontani,

si leggeva una lunga memoria.


Tra i fumi dei camini accesi,

sognavamo di vigne e uliveti,

e nelle serate più tese,

rivivevamo i giorni lieti.


Ogni albero che qui cresceva,

era un simbolo di resistenza,

e ogni foglia che il vento muoveva,

cantava di nostra perseveranza.


La luna che sorgeva sopra i tetti,

ci parlava di notti d'estate,

di amori nascosti e segreti,

di serate nelle piazze affollate.


Il tempo passava, ma il cuore restava,

legato alla terra di origine,

e ogni nuova alba che ci trovava,

portava con sé una vertigine.


Infine, in questa terra accogliente,

costruimmo una nuova storia,

ma ogni passo, ogni vita presente,

ricordava un'antica memoria.