Il Lavoro nei Campi e nelle Foreste

 


Il Lavoro nei Campi e nelle Foreste


Sotto cieli infiniti, vasti e chiari,

giunsero stanchi, colmi di speranza,

tra foreste oscure e sentieri rari,

a cercar nella terra una baldanza.


Terreni vergini, boschi infiniti,

duri e freddi, pieni di misteri,

dove i fiumi cantavano miti,

e il sudore bagnava i sentieri.


Braccia forti, cuori di coraggio,

affrontavano sfide con fervore,

nei campi nuovi, nel selvaggio

che offriva al contadino il suo amore.


Alba dopo alba, sorge il sole,

illuminando fatica e dedizione,

nel lavoro che le mani suole,

si forgia la loro unione.


Tra la nebbia, i pini silenti,

si ergeva il canto del mattino,

eco delle speranze ardenti

di chi trovò nel sudore il destino.


Gli strumenti di ferro nelle mani,

la terra piegata sotto il peso,

dei sogni antichi e dei domani,

dei figli che non avranno il riposo.


Ogni giorno una nuova battaglia,

contro natura, pietre e radici,

ma l’anima mai si sbaglia,

nella lotta, sono tutti amici.


Fatiche immani, sudate glorie,

raccontano di speranze e di dolori,

di mille notti insonni memorie,

di chi piantò il seme dei giorni.


Quando la sera scendeva quieta,

tra le ombre delle querce imponenti,

il riposo giungeva in vetta,

nei sogni di uomini potenti.


Vite intrecciate come tralci di vite,

nelle vigne dei colli e dei prati,

storie semplici, ma mai smarrite,

di cuori colmi e mai abbandonati.


L'inverno freddo, il gelo amaro,

sfidato con cuore di fuoco ardente,

nell'anelito di un domani chiaro,

dove il grano biondeggia splendente.


La primavera sboccia con fervore,

riempiendo i campi di mille colori,

cantano gli uccelli il loro amore,

sorride la terra ai nuovi lavoratori.


Estati calde, sudate, interminabili,

sotto il sole feroce di luglio,

raccolti abbondanti e invidiabili,

frutti di un costante orgoglio.


Autunni dorati, foglie cadenti,

segnano il tempo, il ciclo eterno,

con occhi stanchi ma contenti,

aspettano il riposo del verno.


E così passa la vita nei campi,

nei boschi, nei sogni di chi spera,

di chi con fatica alza i lampi,

di una nuova vita, di primavera.


Uomini e donne, cori d'acciaio,

nella terra trovarono la via,

e con ogni sforzo, ogni travaglio,

crearono una nuova poesia.