Sogni e Speranze di Emigranti


Sogni e Speranze di Emigranti

 

Nel basso Veronese e nel Polesine,

Dove il sol arde arido e dolente,

Due cuori, uniti, sognan lontane

Terra nuova, speranza che accende.


La fame stringe il cuore, l'aridità

S'insinua tra le risaie, s'aggira

Come un'ombra oscura, implacabile,

Mentre il lavoro manca, il pane svanisce.


Abbandonare il nido, lasciar tutto,

Casa, genitori, amici, affetti,

Per un viaggio incerto verso il mare,

Verso un futuro incognito e remoto.


La traversata dell'oceano immenso,

Tra le onde che sussurrano il destino,

Porta con sé la paura e l'incertezza,

Ma anche la speranza di un nuovo inizio.


Sul ponte della nave, guardano indietro,

Verso la terra che lentamente scompare,

E davanti a loro si apre l'infinito,

L'ignoto che li attende, senza fine.


Giungono al Brasile, terra promessa,

Dove il verde delle foreste incanta,

Ma il lavoro li attende, duro e severo,

Tra le piante di caffè, sotto il sole cocente.


La nostalgia li avvolge come un mantello,

Ricordi lontani, profumi di casa,

Ma il sogno di un futuro migliore

Li spinge avanti, oltre l'orizzonte.


Sognano di risparmiare, di costruire

Un nuovo focolare, una nuova vita,

Di tornare un giorno, forse, alla terra natìa,

Ma il timore dell'incertezza li stringe.


Così, tra speranze e paure, vivono,

Nella terra straniera che ora è casa loro,

Guardando sempre oltre, verso un destino

Che solo il tempo potrà rivelare.