La Fede e la Religione nelle Antiche Colonie Italiane del RS


La Fede e la Religione nelle Antiche 

Colonie Italiane del RS


In terre lontane, di sogni e sudore,

gli italiani portarono speranza,

con fede nel cuore e tanto amore,

creando una nuova vita, una danza.


Le chiese ergevano in mezzo ai campi,

simboli di fede e di comunità,

dove i coloni trovavano i lampi,

di speranza, forza e serenità.


Ogni domenica, il suono delle campane,

richiamava i fedeli al raccoglimento,

tra preghiere e canti, le voci umane,

si univano in un dolce sentimento.


Il parroco, guida e faro di luce,

conduceva l'anima verso il divino,

nelle parole sue, una forza truce,

che dava coraggio al nuovo cammino.


Tra i filari di viti e i campi arati,

la fede era il sostegno quotidiano,

nei momenti duri e nei giorni amati,

un filo dorato, sempre a portata di mano.


I santi e le madonne, nelle cappelle,

erano rifugi di speranza e pace,

ogni immagine sacra, tra le sue stelle,

brillava come un lume che mai tace.


Le processioni, con canti e rosari,

serpenti di fede lungo le strade,

tra l’incenso e le preghiere, gli sguardi chiari,

di devozione sincera e grade.


Nelle case umili, un piccolo altare,

dove ogni sera si recitava il rosario,

la famiglia unita in preghiera a sognare,

un futuro migliore, un arcano scenario.


La fede nel lavoro, nella semina e nel raccolto,

era una preghiera silenziosa e costante,

ogni zolla arata, ogni frutto colto,

era un dono di Dio, sempre abbondante.


I bambini crescevano tra racconti,

di santi, martiri e leggende antiche,

imparavano presto che i veri conti,

si fanno con fede e mani amiche.


Ogni festa patronale, un tripudio,

di colori, suoni e sacre celebrazioni,

la comunità si univa in un preludio,

di speranza e future generazioni.


Le messe all’aperto, sotto il cielo azzurro,

tra i profumi di terra e fiori in boccio,

erano momenti di un sacro sussurro,

che accarezzava il cuore, un dolce abbraccio.


Il Natale e la Pasqua, feste solenni,

riempivano i cuori di gioia e di amore,

ogni rito era un legame eterno,

con la patria lontana, un caro ardore.


Le tradizioni portate dall’Italia,

si mescolavano con il nuovo mondo,

creando una cultura sempre varia,

un mosaico di fede, vasto e profondo.


Gli anziani narravano storie di fede,

di miracoli e santi protettori,

trasmettendo ai giovani quella rete,

di credenze e valori, i veri tesori.


In queste terre nuove, la religione,

era il faro che guidava ogni passo,

un legame sacro, una benedizione,

che univa i cuori in un dolce abbraccio.