Una Saga di Tesori e Misteri



Una Saga di Tesori e Misteri 


Nelle terre d'Italia un triste destino,

Maria Augusta Verri, giovanile,

Partì da questo mondo, il suo cammino

Interrotto, lasciando in un difficile

Vicenda, cinque figli al paterno affetto

Orfani, nel dolor, del suo sorriso.

Francesco, consorte nel suo dispetto,

Senza speranza, decide il compromesso.


Mezza età lo colse e l'arduo pensiero

Di vita grama e scarse prospettive,

Decise di cercar l'altro emisfero,

Con quattro figli e le sue angosce vive.

Solo la figlia, già sposata, resta

Nel borgo, mentre il padre parte in fretta.


Tra gli oggetti portati al di là del mare,

Tre posate d'argento, nobili e antiche,

Con lo stemma dei Verri a far memoria,

Cimelio prezioso, dalle storie ricche.

Un'antica eredità, per lunghe generazioni,

Che rivelava il passato dei Verri, conti e baroni.


Ma poi, nel tempo, il destino si svela,

E i destini si mescolano, in un incanto,

Francesco, ormai anziano, con la sua vita grama,

Tra le famiglie Piazzetta, trova il suo canto.

Ma con lui, scompaiono i tesori del passato,

E i talismani d'argento, nel nulla scompaiono.


Eppur rimane il mistero sospeso,

Degli antichi talismani, preziosi e puri,

Raccontato agli angoli di internet,

A suscitare curiosità e futuri.

La storia dei Verri, nobile e gloriosa,

Nel Reame Lombardo-Veneto, pregiata e famosa.


E così, tra i fili del tempo che scorre,

Rimane intatta la storia di un'antica stirpe,

Nella memoria dei secoli, che si ripete,

La saga dei Verri, tra gloria e rovine.

E mentre il tempo svela i suoi segreti,

Nel tempo che svela i suoi segreti,

Il mistero dei talismani resta intatto, discreto.