Sinfonia dell'Anima


 

Sinfonia dell'Anima


Sotto il sole di un novembre del '69,

I miei genitori erano venuti da Curitiba,

Un regalo la loro visita, per me un bene,

In quei quindici giorni, carichi di affetto e sorrisi.


Un pranzo gentile, con amici in campagna,

La promessa del giorno, gioia da vivere,

Sulla strada di ghiaia, polvere al vento,

Ma nei cuori, la festa, senza temere.


Tra prati verdi e boschi sussurranti,

Il nostro viaggio, una danza di luce,

Verso la tavola, intenti al cibo invitante,

Pieni di gioia, niente più riluttante.


Ma l'armonia interrotta, in un attimo,

Un ubriaco, un litigio, la tensione,

Nel caos improvviso, un turbine,

Una minaccia, un'ombra di confusione.


I padroni di casa, sorpresi e spaventati,

Correvano a placare la tempesta,

Mentre il profumo del cibo, ora sospeso,

S'intrecciava con la paura molesta.


La polenta fritta, il pernil succoso,

La conversazione, un filo sottile,

Tra tensione e bontà, il pasto ambiguo,

Una domenica di sorprese, simile.


Il sole continuava a dipingere il cielo,

Ma ora la luce svelava di più,

Non solo il bello, ma anche il mistero,

Delle relazioni, un intreccio di virtù.


Al partire, un dono inaspettato,

Un cucciolo, Rusty, con noi a camminare,

Un tesoro nel caos, un legame creato,

Tra le pagine d'una storia da narrare.


Lasciando la strada di ghiaia dietro,

Con il cuore pieno di avventure,

La vita, simile al suo corso incerto,

Ci mostra che ogni momento ha sue culture.